Grazie alle Nuove Tecnologie è possibile curare fobie e superare le paure. Ecco la tecnica di esposizione graduale con la Realtà Virtuale.
La paura dell’altezza, il timore di volare e di parlare in pubblico sono tra le situazioni che più comunemente possono generare ansia e sfociare, ai livelli più gravi, in fobie.
Si tratta di paure irrazionali, persistenti e sproporzionate che comportano in genere l’evitamento di tutte le situazioni che possono essere associate a ciò che fa paura.
Il timore di determinati oggetti, animali o situazioni fa parte della quotidianità della maggior parte di noi.
Per ognuno si possono presentare effetti più o meno invalidanti a seconda del livello di ansia e dei sintomi presenti.
Per questo motivo voglio parlarvi di uno strumento sempre più diffuso, che potrebbe rappresentare il futuro per la gestione delle paure.
Si tratta della Realtà Virtuale. In poche parole: un dispositivo in grado di ricreare ambientazioni e realtà simulate.
Il superamento delle fobie è stato per molti anni materia della psicologia cognitivo-comportamentale, su cui pone le basi la tecnica dell’esposizione.
Si tratta di uno dei metodi più utilizzati nel mondo della psicologia.
Consiste nell’esposizione graduale e ripetuta alle situazioni che causano il disagio, al fine di permettere la “familiarizzazione” progressiva con l’oggetto in questione.
Per affrontare la paura questo metodo prevederebbe diverse fasi. Vi mostro un esempio.
Immaginate di essere terrorizzati dai serpenti.
Per prima cosa dovreste riuscire ad immaginare ed affrontare la paura del serpente nella vostra testa.
In seguito si passerebbe all’esposizione simulata, mettendovi davanti ad immagini e video dell’animale.
L’ultima fase, prevederebbe l’esposizione al serpente in vivo. (Esempio utile per capire ma molto riduttivo, potete approfondire la tecnica dell’esposizione qui).
Questo procedimento aumenta sicuramente il senso di sicurezza.
Talvolta però (come nel caso del serpente) l’esposizione reale a certe situazioni può risultare piuttosto difficile da organizzare e soprattutto, per il soggetto, da gestire emotivamente.
Proprio per questo, oggi si ricorre sempre più spesso alle nuove tecnologie, tra cui appunto la realtà virtuale.
Sono numerosi gli studi che ne testimoniano l’efficacia.
In pratica, si utilizza un visore che può essere integrato con auricolari, guanti ed altri dispositivi muniti di sensori.
Eccovi qualche esempio, ce n’è per tutte le tasche!
Diventa possibile così simulare la realtà effettiva, costituendo un sistema immersivo che potenzialmente potrebbe coinvolgere tutti i sensi.
E’ evidente che questo strumento ci permetterebbe di confrontarci con le nostre paure in maniera graduale, ricreando un ambiente tridimensionale in cui l’utente può immergersi ed interagire.
In questo modo diminuisce la tipica sensazione di perdita di controllo e paura che la situazione reale solleciterebbe.
Naturalmente questo dispositivo permette anche una certa personalizzazione.
Infatti, questi programmi di esposizione possono essere adattati ad ogni esigenza e tipologia di paura. Tutto ciò grazie all’immensa quantità di elementi potenzialmente ricreabili virtualmente.
Ad esempio, online trovate diversi ambienti ideati per favorire il superamento della fobia dell’altezza e del timore di volare.
Qualche libro che potrebbe interessarvi:
Nuovi percorsi di intervento nel disturbo di panico con agorafobia. F. Vincelli, G. Riva, E. Molinari
At War with PTSD: Battling Post Traumatic Stress Disorder with Virtual Reality.