La tua guida nel mondo virtuale
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Intelligenza Artificiale: ieri, oggi, domani

 

 

L’Intelligenza Artificiale dell’immaginario collettivo è sempre più lontana dalla realtà. Oggi abbiamo “Jarvis”, il maggiordomo virtuale di casa Zuckerberg.

 

 

Si è appena concluso un anno intenso per gli appassionati di Nuove Tecnologie!

La notizia dell’ultimo mese è sicuramente la presentazione ufficiale di Jarvis, intelligenza artificiale di “casa Facebook”.

Come avete visto nel video, Zuckerberg – fondatore del Social Network – ha costruito per la sua famiglia la casa del futuro.

Un prototipo tecnologico è in grado di controllarne diversi aspetti, tra cui luci, temperatura, musica, dispositivi di sicurezza ed elettrodomestici.

 

Chi non vorrebbe svegliarsi la mattina trovando la colazione già pronta?

 

Un aspetto ancora più interessante è la capacità di questo dispositivo di imparare abitudini, gusti delle persone, nuovi concetti e parole, attraverso un apprendimento per rinforzo.

Mediante feedback sulla qualità dell’azione svolta, l’IA può migliorare e diventare sempre più “flessibile” verso le persone, i contesti ed i cambiamenti dell’ambiente. I suoi comportamenti quindi saranno sempre più accurati e compatibili con l’individuo con cui interagisce.

E’ proprio questo meccanismo che trasforma una semplice “macchina” in Intelligenza Artificiale (IA).

Quest’ultima è, appunto, una disciplina che fornisce a dispositivi elettronici prestazioni e capacità appartenenti tipicamente all’uomo.

 

Mr. Zuckerberg non si è fatto mancare proprio nulla.

 

Il suo “amico” Jarvis riconosce anche voci e facce di chi vive in casa e…degli ospiti! Le telecamere sono capaci di riconoscere chi suona all’ingresso, annunciando l’arrivo di ospiti inattesi e aprendo la porta automaticamente a parenti o persone “segnate in agenda”.

Inoltre, mediante un bot (in breve, un programma in grado di imitare il nostro modo di conversare) è possibile comunicare con la casa anche da fuori, controllando ciò che succede al suo interno.

 

Niente male, vero? Quanto tempo risparmiato e quante attività noiose e ripetitive potremmo evitare.

 

Pensate poi al supporto che tecnologie di questo tipo possono offrire ad anziani e individui con disabilità.

Una casa intelligente, in grado di rispondere a bisogni e necessità personalizzate, diminuirebbe negli individui la frustrazione che spesso deriva dalla necessità di essere quotidianamente “accuditi” e controllati.

 

Ora vi starete chiedendo… e se l’Intelligenza Artificiale prendesse il sopravvento sull’uomo?

 

Gli scenari fantascientifici dell’immaginario comune sono davvero molto lontani e, paradossalmente, appartengono più a passato e mondo dell’intrattenimento che alla nostra realtà.

I cambiamenti dovuti alle IA riguarderanno solo alcune attività facilmente automatizzabili, quindi tendenzialmente più ripetitive e noiose.

Da questo punto di vista essere sostituiti da macchine non è necessariamente un male. Potremo dedicarci ad attività creative, ad esempio, sviluppando le capacità difficilmente replicabili dalla tecnologia (tra cui anche giudizio e pensiero critico).

La chiave per accogliere positivamente il cambiamento sta nell’educazione, fin dalla più tenera età. Occorre dare ai ragazzi gli strumenti per convivere positivamente con le tecnologie, fornendogli le competenze digitali necessarie per non esserne sovrastati.

I cambiamenti non avvengono mai in modo improvviso, per questo avremo il tempo necessario per regolamentare l’utilizzo delle IA.

Non dobbiamo dimenticarci che l’obiettivo di questi dispositivi è creare valore aggiunto per la società, non sostituire l’uomo. Nessuno ci vieterà quindi di “sfruttarne” al massimo le potenzialità per portare benefici alle persone… migliorando diversi aspetti della nostra vita.

Diminuendo le attività noiose e ripetitive, potremmo regalare tempo ed energie a ciò che più amiamo, che si tratti di persone, hobby o attività di sviluppo personale.

 

 

 

Per approfondire…

L’algoritmo definitivo. La macchina che impara da sola e il futuro del nostro mondo di Domingos (2016)

Artificial Intelligence: Understanding A.i and the Implications of Machine Learning di Reads (2016)